Data:
15/01/2021

La Giunta Regionale ha approvato l’aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali, in sostanziale continuità con la precedente pianificazione del 2012 e con l’obiettivo di contribuire all’attuazione delle strategie regionali di sviluppo sostenibile e di adattamento ai cambiamenti climatici. L’aggiornamento focalizza l'attenzione soprattutto sulla promozione dell’attività di recupero di materia, da sviluppare per quanto possibile sul territorio regionale massimizzando la reimmissione dei rifiuti speciali nel ciclo economico e promuovendo l'utilizzo dei rifiuti per la produzione di beni certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale. L’intento è quello di promuovere lo sviluppo di una “green economy” regionale, fornendo impulso al sistema economico produttivo nell'ottica di uno sviluppo sostenibile, all'insegna dell'innovazione e della modernizzazione. Il pieno successo delle politiche di gestione dei rifiuti, infatti, si misura anche sulla possibilità di garantire la “chiusura del ciclo” attraverso la reimmissione nei cicli produttivi di materiali derivanti dal recupero dei rifiuti. In quest’ambito il ruolo della Regione sarà quello di sostenere, con specifiche azioni, le politiche industriali che mirino a conseguire tali obiettivi. Più in generale, il documento stabilisce che le azioni di attuazione del Piano saranno finalizzate, nell’ordine, al conseguimento dei seguenti obiettivi di carattere generale: › riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti speciali; › aumento della preparazione per il riutilizzo dei rifiuti speciali; › aumento del riciclaggio dei rifiuti speciali; › minimizzazione del recupero energetico dei rifiuti speciali; › riduzione degli smaltimenti in discarica dei rifiuti speciali; › minimizzazione dei carichi ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti speciali; › riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione; › realizzazione di un sistema impiantistico che consenta di ottemperare al principio di prossimità nel rispetto della libera circolazione delle merci nel territorio dell'Unione ma senza compromettere l'autosufficienza del territorio regionale.

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