Data:
14/10/2021

Le Regioni devono essere più protagoniste sui tavoli nazionali affinché non si centralizzi troppo il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, bensì si valorizzino maggiormente i progetti regionali. È questa la richiesta avanzata nell’ambito della Conferenza delle Regioni, con particolare riferimento alla protezione civile, all'assetto idrogeologico e agli altri ambiti in cui sono importanti proprio i progetti delle Regioni che tengono conto delle loro effettive necessità. Richiesta su cui concordano tutte le regioni d'Europa, che reclamano una maggiore voce in capitolo. Al contempo gli enti territoriali hanno bisogno di nuove energie, di nuove competenze e di nuovi profili tecnici e gestionali per vincere la sfida del futuro. Le Regioni ritengono che il PNRR preveda un piano di interventi elaborato a livello centrale, senza consultare né coinvolgere le Regioni, e che questo deficit di confronto pesi sulle scelte finali. Chiedono perciò che il Governo nazionale si confronti con ogni Presidente regionale per concordare le iniziative possibili. Dal proprio canto il Governo evidenzia che il PNRR e il relativo Fondo Complementare contengono scelte di investimento destinate a ridurre la distanza infrastrutturale tra nord e sud: il 50% dei 40 miliardi di euro finanziati dal Next Generation EU è destinato alle regioni del Mezzogiorno, e tale percentuale sale al 63% se si considerano unicamente le nuove risorse. Per il Piano Complementare - circa 10 miliardi di euro - la percentuale di risorse destinate alle regioni del Mezzogiorno è pari al 91%.

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