Si è tenuta a Roma l’Assemblea 2024 Confindustria, alla presenza di numerosi esponenti di governo e dell'opposizione: oltre alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in platea i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, i Presidenti delle Camere, La Russa e Fontana, ma anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, quella dell'Università, Anna Maria Bernini, e poi la Segretaria del Pd Elly Schlein, il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
"La Confindustria che vogliamo è una Confindustria dei risultati. Una Confindustria unita e aperta al dialogo, legata ai propri valori e alla propria identità” ha dichiarato il Presidente Confindustria, Emanuele Orsini, nella sua relazione all'assemblea "Per noi, lo sviluppo significa non solo ascensore sociale. Significa anche rispetto dei diritti. E il progresso non sarà mai solo mera innovazione e produzione di utili, ma avanzamento sociale, industriale, civile e culturale per tutto il nostro Paese".
Dalla transazione energetica e decarbonizzazione all’autonomia differenziata, dal settore dell’automotive alla sicurezza sul lavoro, fino alla responsabilità sociale d’impresa: nel suo discorso il Presidente Orsini ha toccato i temi fondamentali per l’assetto socio-economico del Paese, sia in uno scenario europeo, sia internazionale.
"Lo diciamo con determinazione: siamo una forza fondamentale per il Paese e siamo in grado di indicare una prospettiva per il futuro, forti di una grande presenza nel mondo, grazie ad un network di oltre 150.000 imprese e oltre cinque milioni di persone. Un'organizzazione unica". "Noi imprenditori - dice il presidente di Confindustria - abbiamo tenacia, fiducia e spesso ottimismo al limite dell'impossibile, per progettare ed investire anche in tempi incerti. Forti, affidabili e coesi. Lo dimostriamo tutti i giorni: ci crediamo, amiamo il nostro Paese, vogliamo vedere crescere qui i nostri figli perché crediamo che l'Italia sia il Paese più bello del mondo. Ci mettiamo passione e chiediamo solo di poter fare il nostro lavoro in un confronto leale e con regole certe, che rivolga la propria attenzione alle persone, coltivando sempre la cultura del saper fare. Perché Made in Italy significa fatto bene”.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è detta d’accordo “con l'analisi di scenario e le proposte del presidente Orsini”, così come “sui rischi che l'economia italiana ed europea corrono se non si invertono in modo deciso le tendenze". “Lavoriamo insieme, l‘Italia può ancora stupire” ha concluso la Presidente “avrete confronto leale e regole certe”.