DAL PARLAMENTO EUROPEO STOP AL GREENWASHING ED INFORMAZIONI INGANNEVOLI


DAL PARLAMENTO EUROPEO STOP AL GREENWASHING ED INFORMAZIONI INGANNEVOLI

18/01/2024

Il Parlamento Europeo lo scorso mercoledì 17 gennaio 2024 ha dato il via libera a una direttiva per rendere più trasparente l'etichettatura dei prodotti e vietare l'uso di dichiarazioni ambientali fuorvianti, facendo si che le aziende non potranno più commercializzare prodotti utilizzando affermazioni infondate sul loro impatto ambientale.

In estrema sintesi, vengono vietate le dichiarazioni ambientali generiche e altre informazioni ingannevoli sui prodotti; verranno autorizzati solo i marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche; le informazioni sulla garanzia dei prodotti dovranno esser più visibili come il nuovo marchio di estensione della garanzia

La nuova Direttiva, approvata con 593 voti favorevoli, 21 contrari e 14 astensioni mira ad evitare pratiche di commercializzazione ingannevoli, nonché una serie di strategie di marketing legate al cosiddetto greenwashing (ambientalismo di facciata) e all'obsolescenza precoce dei beni.

Con le nuove regole l'etichettatura dei prodotti dovrà esser più chiara ed affidabile, vietando l'uso di indicazioni ambientali generiche come "rispettoso dell'ambiente", “rispettoso degli animali”, “verde”, "naturale", "biodegradabile", "a impatto climatico zero" o "eco" etc, se non supportate da prove.

Sarà ora regolamentato anche l'uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla incontrollata proliferazione e del mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro nell'UE saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche.

La direttiva dovrà ora ricevere l'approvazione definitiva del Consiglio per essere poi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea e gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla.

 

 

 

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