La Decontribuzione Sud, uno strumento fondamentale per sostenere l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno, è stata reinserita nella Legge di Bilancio attualmente in discussione.
L’incentivo, che prevede l’esonero parziale del versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati del Sud, torna in una versione con intensità ridotta: 25% fino al 2025 (rispetto al precedente 30%), con una progressiva discesa fino al 15% nel 2029. Questo intervento è supportato da uno stanziamento complessivo di 7,1 miliardi fino al 2030 e sostituisce il Fondo per l’acquisto dei beni strumentali.
Confindustria nazionale, in sinergia con le associazioni territoriali, tra cui Confindustria Sardegna, ha lavorato con determinazione affinché questa misura venisse ripristinata. La decontribuzione rappresenta infatti uno strumento essenziale per ridurre il divario occupazionale e incentivare la crescita economica nelle aree meno sviluppate del Paese.
Pur in un contesto di risorse limitate, questo risultato dimostra quanto sia importante un impegno coordinato per tutelare la competitività delle imprese del Mezzogiorno e garantire il sostegno necessario a chi opera in queste aree.
Prosegue la sollecitazione di Confindustria affinché nella normativa siano incluse anche le grandi imprese, che, soprattutto in Sardegna, subiscono pesantemente le inefficienze strutturali legate a energia e trasporti.
Restiamo in attesa della definitiva approvazione della Legge di Bilancio, ma intanto accogliamo con soddisfazione questa significativa apertura.