Nella rilevazione di settembre, la maggioranza delle grandi imprese industriali associate a Confindustria prevede un aumento della produzione (69,6%). Circa un quarto si attende stabilità (25,5%), mentre solo il 4,9% ipotizza una contrazione. Questo risultato è opposto a quello rilevato in agosto, quando il 64,0% prevedeva una diminuzione della produzione, date le chiusure estive.
Osservando l’andamento trimestrale, nel secondo trimestre del 2025 più della metà degli intervistati prevedeva una produzione invariata (62,4%). Nei mesi estivi le valutazioni si sono distribuite diversamente: nel terzo trimestre, infatti, quasi la metà delle imprese si attendeva un aumento (46,9%), il 26,8% prevedeva una produzione stabile, mentre il 26,3% una contrazione.
Il saldo relativo a domanda e ordini diminuisce a settembre dopo l’aumento registrato nel mese precedente e tocca lo zero (dal 3,1% di agosto).
Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi peggiorano pur rimanendo positive, registrando un saldo pari a 0,2% a settembre, dopo il 4,1% del mese precedente.
Negativo il saldo relativo ai costi di produzione nella rilevazione di settembre, in peggioramento rispetto al mese precedente (-5,3% da -4,2%).
I giudizi riguardo le condizioni finanziarie diventano più positivi nel mese di settembre (2,0% da 1,5% ).
Per quanto riguarda la disponibilità di materiali, il saldo delle risposte di settembre torna in territorio espansivo (0,8% da -4,6%).
Il giudizio degli industriali sulla disponibilità degli impianti migliora sensibilmente nella rilevazione di settembre (2,4% da 0,1%).
L’indicatore RTT (Real Time Turnovre Index) mostra un andamento negativo in tutti i settori, eccetto le costruzioni.
Il dato aggregato di RTT per l’economia italiana
RTT per i macro-settori produttivi
RTT per le macro-aree e le dimensioni d’impresa