JUST TRANSITION FOUND: ANNUNCIATO PER IL 31 GENNAIO IL PRIMO BANDO


JUST TRANSITION FOUND: ANNUNCIATO PER IL 31 GENNAIO IL PRIMO BANDO

25/01/2024

Il prossimo 31 gennaio dovrebbe prendere l’avvio la prima fase operativa del Just Transition Fund per il Sulcis, il programma dell’Unione Europea dedicato alla Transizione verde nell’area del Sulcis Iglesiente e nell’area di Taranto.

Il Centro Regionale di Programmazione infatti ha annunciato la pubblicazione per mercoledì 31 gennaio sul sito della Regione Sardegna dell’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse per la realizzazione di interventi di “bonifica e decontaminazione di siti dismessi e di ripristino dei terreni”.

L’avviso sarà rivolto alle amministrazioni pubbliche che hanno la titolarità dell’area oggetto di intervento per il territorio del Sulcis Iglesiente e nello specifico per i comuni di: Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio.

L’importo dell’avviso è di 80 milioni di euro, per bonificare e decontaminare i terreni inquinati legati a siti industriali o minerari dismessi.

Dopo la fase preparatoria con le consultazioni e la predisposizione dei piani di intervento, si entra finalmente in quella operativa del Piano Territoriale Sulcis, che nasce con l’obiettivo di creare un nuovo corso economico e sociale.

Il programma Just Transition Fund, si svilupperà seguendo tre linee guida: energia e ambiente, a cui è destinato il 30 per cento delle risorse; diversificazione economica, a cui è destinato il 28 per cento; misure destinate a mitigare gli effetti economici e occupazionali causati dalla transizione (32 per cento delle risorse). Gli interventi interessano inoltre il campo delle rinnovabili e soprattutto le bonifiche ambientali con il risanamento della valle del Rio San Giorgio, dove si sono accumulati i residui delle lavorazioni minerarie. Con 60 milioni di euro sarà rimosso un milione di metri cubi di rifiuti industriali e minerari. Prevista la messa in sicurezza permanente dei residui di lavorazione avviata da metà del 1800 e proseguita sino al 1998 (arsenico, cadmio, mercurio, piombo e zinco).
Il Fondo comprende un supporto alle microimprese per introdurre innovazioni di processo, di prodotto, organizzative e di marketing. Le pmi e le startup beneficeranno di progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.

 

 

 

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