Su proposta dell’Assessore dell’Urbanistica, è stato approvato lo scorso 18 febbraio dalla Giunta regionale il Disegno di Legge concernente “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”, cd Salva Casa.
Il provvedimento recepisce in maniera “ragionata” le disposizioni del Salva Casa nazionale, con l’intenzione di integrarle e armonizzarle con le esigenze e le norme contenute regionali, in particolare la legge regionale vigente (la 23 del 1985).
In particolare, vengono recepite le regole che rispondono alle necessità di chiarezza e semplificazione dei cittadini, per consentire la possibilità di sanare piccole difformità edilizie derivanti da costruzioni non completamente conformi edificate nel passato.
Non è stata invece recepita la disposizione relativa all’abbassamento da 28 a 20 mq per gli alloggi minimi e lo è in maniera limitata la possibilità di sanare locali con altezza di 2,40 metri in luogo dei 2,70 prescritti.
«Questo permetterà ai proprietari di accedere a finanziamenti pubblici, come i bonus edilizi», sottolinea l’assessore, che poi specifica: «regolarizzando una quota parte del patrimonio edilizio si agevola, di conseguenza, la compravendita degli immobili, sbloccando il mercato e al tempo stesso contrastando la speculazione edilizia. Oltretutto, facilitando gli interventi di ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione) la norma consente una radicale riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto nei centri privi di identità e qualità del costruito».
«Quello approvato dalla Giunta – continua l’assessore - è un Disegno di legge frutto di un lavoro di coordinamento fortemente voluto con il Consiglio regionale, che eviterà a professionisti, imprese, amministrazioni e cittadini di interpretare liberamente leggi che si sovrappongono, fornendo loro uno strumento chiaro e immediatamente applicabile».
«Per noi è un primo passo importante verso un nuovo Testo unico dell’edilizia regionale, che permetterà di offrire un quadro chiaro delle norme che regolano il settore in Sardegna», conclude l’assessore.