LA MORATORIA RINNOVABILI DELLA REGIONE SARDEGNA E' LEGGE


LA MORATORIA RINNOVABILI DELLA REGIONE SARDEGNA E' LEGGE

04/07/2024

Lo scorso martedì 2 luglio, il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la cosiddetta moratoria rinnovabili, legge regionale n° 5 2024 dal titolo “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”.

La legge dispone norme di carattere transitorio con la finalità di scongiurare l'irreversibilità degli impatti sul territorio regionale derivanti dalle attività di realizzazione, installazione o avviamento di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili.

In particolare, all’art. 3 della stessa, è previsto che nelle more dell'approvazione della legge regionale di individuazione delle aree idonee ai sensi dell'articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, è vietato realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili, nelle zone urbanistiche omogenee A, B, C, D, E, F, G e H, nelle zone umide e nelle aree protette, nelle aree agricole interessate da produzioni di qualità, nelle aree in dissesto o rischio idrogeologico, nelle aree a meno di 7 km da beni culturali o da altri impianti di produzione e/o accumulo realizzati o in fase di autorizzazione (1500 metri per le isole minori), nelle aree ex art.142 Decr. Lgs. 42/2004.

Vengono esclusi dal divieto, gli impianti di produzione ed accumulo da FER nelle zone H che non comportino consumo di suolo, gli interventi di manutenzione e revamping, gli impianti delle comunità energetiche, gli impianti funzionali al trasporto pubblico o integrati con opere pubbliche, gli impianti agri-fotovoltaici di dimensione massima di 10 Mwp a servizio di aziende agricole.

L’art. 2 prevede invece che entro 180 giorni la Giunta Regionale approvi il disegno di legge per l’istituzione dell’Agenzia regionale dell’energia, con competenze in materia di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia.

In allegato il testo che potrebbe esser soggetto all’impugnazione da parte del Governo nazionale presso la Corte Costituzionale entro 60 giorni dalla sua pubblicazione.

 

 

Legge regionale n.5/2024 (PDF - 35.21 KB)

 

 

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