Il Programma, approvato dalla Commissione europea, ha una dotazione finanziaria quasi di 1.581 milioni finanziata al 70% da risorse UE e al 30% da risorse nazionali - ed è distribuito su 6 Priorità principali che tracciano le traiettorie verso una transizione sostenibile, in accordo con la Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile e gli obiettivi di Sardegna 2030: competitività intelligente, transizione digitale, transizione verde, mobilità urbana sostenibile, Sardegna più sociale e inclusiva, sviluppo integrato urbano e territorio.
Tra le scelte strategiche individuate dalla Regione, alla "Transizione verde e digitale" e "Competitività intelligente" sono destinate le maggiori risorse, circa 1 miliardo in totale che copre il due terzi del programma.
Nello specifico, per la "Transizione verde" sono previsti 522,10 milioni di euro, indirizzati alla Priorità 3, che promuove la transizione energetica pulita ed equa, per il miglioramento della gestione delle fonti energetiche, verso un'economia a zero emissioni nette di carbonio, investimenti verdi e blu, l’economia circolare ed efficiente, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi.
Per la "Transizione digitale" sono previsti 160 milioni di euro indirizzati alla Priorità 2, destinata miglioramento della qualità, accessibilità ed efficienza dei servizi digitali della PA, tramite forme di co-progettazione, di sostegno alla transizione digitale del comparto produttivo e l’incentivo a pratiche e tecnologie digitali nelle micro e piccole medie imprese.
La "Competitività intelligente" prevede 340,12 milioni di euro: tramite la Priorità 1 saranno perseguiti gli obiettivi di sviluppo di tecnologie avanzate, creazione di posti di lavoro, crescita delle PMI e sviluppo di competenze per la specializzazione intelligente.
La "Mobilità urbana sostenibile" - Priorità 4 - ha un ammontare di 52,6 milioni di euro e accoglie le istanze del tema della gestione della mobilità urbana, che negli ultimi anni ha acquisito un ruolo centrale sia nel dibattito scientifico sia nell’agenda politica europea e italiana: la Regione attraverso le azioni di impatto strategico promuove la mobilità urbana multimodale sostenibile, nell'ambito della transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio.
La Priorità 5, "Sardegna più sociale e inclusiva", integra e rafforza l’azione nazionale ordinaria delle politiche del lavoro, dell’istruzione e dell’inclusione e protezione sociale con 85,3 milioni di euro. Sul fronte dei servizi sanitari, inoltre, tiene conto della necessità di nuovi investimenti per garantire la parità di accesso all'assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari destinando ad essi 96 milioni di euro. Inoltre sono previsti interventi per la valorizzazione del ruolo della cultura e del turismo nello sviluppo economico del sistema regionale, a cui sono destinati 44 milioni di euro.
Infine la Priorità 6 , "Sviluppo Sostenibile integrato Urbano e territoriale", con un ammontare di oltre 220 milioni di euro, promuove lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane. L’obiettivo è il rilancio di tutte le aree della Sardegna, puntando sulle vocazioni e sulle potenzialità proprie di ciascun territorio. Ben 123 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo sostenibile urbano nelle aree Metropolitane di Cagliari e di Sassari e nei Comuni di Olbia, Nuoro, Oristano, Carbonia e Iglesias.
La Sardegna è anche in linea con i nuovi obiettivi strategici sanciti dal Green Deal europeo che prevede una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini. Il tema del cambiamento climatico è infatti al centro delle politiche future: 550 milioni di euro del Programma nel suo complesso sono orientati a misure per il clima, 438 milioni di euro all’ambiente, 173 milioni di euro a tutela della biodiversità.